
Fare video per parlare di quello che faccio non è una passeggiata di salute 😉
Come tutte le persone che lavorano con l’energia, o in relazioni di aiuto, l’esperienza che si fa con gli altri riflette temi personali.
So che fa un pò ridere, ma quando mi guardo in un video è come se ricevessi messaggi da qualcun altro, ascolto attentamente, vedo tutto quello che potrei migliorare dentro di me, anche se l’impatto è piuttosto forte.
Ogni volta che lo rivedo per controllare se dico cavolate, è come se mi osservassi in uno specchio, vedo ogni incongruenza, vedo ogni aspetto di ciò che dico agli altri in me stessa, mi giudico, mi critico, a volte mi sembra di tornare indietro di anni nella mia storia personale.
Ora capisco perché le Guide mi hanno chiesto di fare tutto così velocemente (per creare un corso per aiutare gli altri ad imparare la radioestesia spirituale e il lavoro con le Guide), mi stanno dando contemporaneamente la possibilità di lavorare su di me ad una grande profondità, scardinando uno a uno tutti i modelli che ancora agiscono nel mio inconscio.
Passato il momento di terrore causato dall’esperienza della chiarezza con cui mi vedo, posso poi chiedere aiuto, per imparare ad amarmi davvero completamente, per riconoscere ogni matrice che ancora mi vincola, ogni ferita che ancora risuona in me e che, anche adesso, mi causa dolore.
Sento di aver trasformato la mia vita, ed é così, ma il cammino della consapevolezza, e il bisogno di autocoscienza, non finisce mai.
Sono tante le emozioni che giacciono in un luogo così lontano che è difficile da raggiungere con la mente.
Il percorso è come una spirale, sembri tornare sempre negli stessi punti, ma in realtà è sempre a un livello diverso e superiore. Tenere presente il cambiamento e il percorso fatti nel passato, è l’ancora che ci da la fiducia e la sicurezza di poter continuare a fare almeno lo stesso ora e in futuro.
Alcune lezioni sono più impegnative di altre. C’é un processo di accelerazione esponenziale nel lavoro su di sé, mano a mano che procediamo diventiamo più essenziali, e le disarmonie rimaste risuonano molto più intensamente. Questo non significa che il lavoro fatto in precedenza non abbia avuto successo, é solo che sono rimaste delle tracce che possiamo sciogliere in modo sempre più definitivo.
Come molte persone, anche io sono piuttosto testarda nel volere che il mio bene superiore sia quello che dico io, ridicolo vero?
Una delle cose più importanti che mi porta il lavoro con le Guide è imparare giorno per giorno a lasciar andare il bisogno di controllo, la paura che se non padroneggio tutto potrebbe succedere qualcosa di terribile.
Questa è la bambina timorosa dentro di me che ha ancora tante paure! È la sua strategia di sopravvivenza e non smetterò mai di ringraziarla perché mi ha salvato e protetto quando ero piccola e indifesa.
Ora però, essendo adulta e in un luogo migliore, questi meccanismi non servono più; quando sono in un momento difficile mi ricollego alle Guide e al mio cuore, provo un senso di pace, di sicurezza, mi sento cullata dall’amore, e recupero la fiducia che tutto andrà bene, in linea con il mio bene superiore, che non conosco se non nel mio cuore e nel mio spirito.
Il cammino della consapevolezza è un lungo viaggio, non c’é un traguardo da raggiungere, o una destinazione specifica, ma un viaggio da godere pienamente.
Ti auguro un buon viaggio, forse ci incontreremo lungo la strada, e tenendoci per mano, tutto diventerà più semplice ed entusiasmante!
A presto!
Costanza Magnocavallo
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