Sei empatica? Sento che potresti esserlo…

Quindi sei empatica. Ti senti che vorresti sfruttare al meglio questo dono?

Se ti viene chiesto se sei una di loro e ti senti istintivamente incline a dire Sì, non ne sono sorpresa… Ma anche se ti senti come se non fossi sicura, allora è molto probabile che tu lo sia!

Gli empatici sono benedetti ma allo stesso tempo soffrono per la loro “sensibilità” al mondo che li circonda. Da un lato questo è un regalo meraviglioso, per te e per chi ti circonda, ma può anche rendere la vita incredibilmente impegnativa (tanto che potresti essere tentata di provare a reprimere il tuo dono. Ignorarlo, o addirittura rifiutarlo… tutte opzioni che alla fine potrebbero rivelarsi negative per te).

Essere un empatico è un dono, ma anche una sfida da affrontare, poiché la tua “pelle” è così sottile e la tua sensibilità così acuta: ti lascia vulnerabile.

Potresti spesso sentirti confusa. Potresti essere ipersensibile. Quindi, potresti sentirti facilmente ferita, rifiutata, incompresa e sottovalutata. Potresti anche sentirti come se fossi in uno stato di “paura” o almeno di ansia costantemente elevato.

…gli ultimi due anni sono stati eccezionalmente difficili, specialmente per gli empatici naturali, e molti potrebbero attualmente soffrire di una forma di “disturbo da stress post traumatico”

Sto preparando alcune preziose informazioni sull’essere un empatico e spero che tu possa trovarlo utile per migliorare la tua vita, te le invierò tra un pò, ma essenzialmente se ti senti, o già sai, che sei un empatico, allora sappi che esplorerò argomenti come:

1) Perché, in quanto empatico, potresti aver bisogno di “protezione” e come puoi ottenerla per farti sentire più sicura e più forte, per affrontare alcune delle sfide che il tuo dono potrebbe portare con sé.

2) Perché potresti aver bisogno di una “guida” – a volte essere un empatico ti aiuterà a diventare profondamente consapevole di come stanno soffrendo gli altri (tenderai ad “assorbire” quella sofferenza se non stai attenta – forse è successo già?) e potresti sentirti in dovere di cercare di aiutare… ma sapere quando e come intervenire e che tipo di aiuto dovresti offrire può essere difficile da conoscere senza “guida”.

Impiegare il dono dell’empatia è una risorsa preziosa ed essenziale per l’umanità in questi tempi difficili. La mia esperienza mi ha portato a riconoscere che le persone spesso hanno bisogno di assistenza per sapere come utilizzare al meglio il loro dono, ovvero come sentirsi sicuri e protetti per usarlo al meglio.

Nel frattempo, se ti identifichi (come penso) anche solo in qualche modo con l’idea che potresti essere un empatico, sentiti libera di inviarmi un’e-mail e fammi sapere, sentiti libera di fare qualsiasi domanda su cosa è “essere un empatico” e come potrebbe avere un impatto su di te in questo momento, e/o come puoi diventare un empatico più efficace e più felice in futuro (puoi usare questo indirizzo e menzionare “Essere un empatico” nel titolo dell’email così posso trovare la tua email facilmente dalle centinaia di altre mail promozionali che ricevo ogni giorno)…

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Ti mando tanto amore e tanta energia di gioia e di benessere

Costanza Magnocavallo

Se volete essere rivoluzionari, siate gentili.

Se volete essere rivoluzionari, siate gentili.
Non importa il perchè, basta iniziare con un piccolo gesto, farlo col cuore, una piccola gentilezza al giorno, poi magari due e così via. All’inizio potrà sembrare che gli altri se ne approfittino, basta continuare imperterriti e si vedrà il proprio mondo riempirsi pian piano di amicizia, pace, amore.

Coltiviamo ogni giorno questa virtù perchè siamo tutti presi a volte da rabbia, giudizio e irritazione e ogni urlo, critica, giudizio che esprimiamo a un altro in realtà lo rivolgiamo verso di noi. Piano piano vediamo crescere il tenero germoglio, le nostre relazioni si fanno più distese e impariamo ad esser più gentili con noi stessi.

La gentilezza è ampiamente sottovalutata, ed è così riposante, accogliente, amorevole; siamo capaci di grandi gentilezze con persone anziane, bambini, animali, ma quando ci troviamo tra adulti ci dimentichiamo come rapportarci l’uno con l’altro.

Gentilezza non significa però debolezza, anzi, più si è forti e più ci si può permettere di essere gentili; gentilezza significa empatia, vuol dire guardare l’altro con occhi limpidi, senza paura, essere sicuri di sè e mettere da parte giudizi e opinioni.

Gentilezza significa che la nostra pace interiore è più forte del comportamento degli altri e non ne viene scossa, come ci suggerisce il Dalai Lama.

La gentilezza è rinfrescante, come una brezza leggera che soffia via le nubi livide che ci opprimono, è muoversi in pace per il mondo, è la nostra vera natura, è casa.

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