Un grido di liberazione!

Quando una donna parla, lei parla per tutta una generazione di donne che ha taciuto. È un grido e una liberazione collettiva, ancestrale.

Migliaia di vissuti a lungo taciuti nella solitudine si possono riscattare ora che la parola delle donne si è liberata.

Liberare la parola è qualcosa di sentito come talmente potente da permettere una grande presa di coscienza e un processo di trasformazione immediato.

Attraverso la parola si è avviato il lento tessere per costruire solidarietà materiale tra donne anche nella vita reale, ed è tessendo fili di sorellanza che avanziamo verso un futuro dove la parola, libera, sarà espressione diretta d’amore e di verità.

Preghiera a tutte le Madri

Sheela na gig” chiesa di St. Mary e St. David, Kilpeck

Hathor, Iside, Giumenta antica e potente

le colonne del Tempio siano la mia forza!

Donna Bisonte Bianco, che hai donato le 7 sacre cerimonie

Kali, Kali, Kali Ma, Durga,

Morrigan, Nemetona

bastano solo i tuoi sacri nomie tutti si inchinano ai tuoi poteri

Caileach, Brida delle Greggi,

Keridwen Porta Divina

Kwan Yin dolcissima Madre,

Madre,

Calderone che tutto trasformi,

Grande Tenebra, tra le tue braci tutto ritorna,

faggi e querce le tue cosce,

ruscello che diventa Mare,

Madre di tutte le cose

concedimi la tua Benevolenza!

Sia così!

t. t. t.

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