Il Bach Centre, semplice come il dr Bach

il Bach Centre, Mount Vernon foto Costanza Magnocavallo

Arrivare al Bach Centre, la casa piena di fiori dove il Dottor Bach ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, è emozionante. E’ “la fonte dei Fiori” e non solo un luogo quasi incantato dove perdersi tra i colori e le varietà di piante che occupano il giardino, qui si può parlare con chi meglio di chiunque altro al mondo conosce il metodo originale della floriterapia.

Il Bach Centre è un piccolo cottage, pochi scalini, un vialetto di due metri e sei già dentro al piccolo giardino che contorna la casa. Ricordo la sorpresa, la prima volta che arrivai lì, nel vedere ai miei piedi Vervain, un Fiore di Bach che ben conoscevo, era solo un’erba alta poco più del mio palmo, mentre davanti a me un intero prato fiorito di Chicory si stendeva in tutto il suo umile splendore. Il giardino è disordinato e gioioso, colmo di fiori lasciati liberi di crescere secondo il loro carattere. Qui si preparano ancora gran parte delle Tinture Madri e si tengono i corsi proprio sull’orma delle ultime lezioni fatte da Bach, quando negli ultimi mesi prima di morire aveva capito l’importanza di spiegare e tramandare il metodo nella sua semplicità alla gente, alle famiglie. I corsi originali del Bach Centre sono disponibili anche in Italia e ricalcano il concetto di Semplicità che è il fulcro di questo sistema di cura. Il Dottor Bach desiderava che i Fiori fossero conosciuti nella loro facilità d’uso “Non è necessaria nessuna scienza, nessuna conoscenza al di fuori del semplice metodo descritto qui” dice Bach, alludendo alle poche pagine di “I Dodici Guaritori ed altri Rimedi”, chiunque li può adoperare in tutta tranquillità, chiunque può imparare ad usarli con grande facilità. Eppure le persone sono confuse dalla moltitudine di libri e teorie sui Rimedi che dicono cose discordanti. Nella realtà scegliere i Rimedi è facile tanto quanto prenderli: tutto ciò che serve è leggere le indicazioni fornite nel libro del dr. Bach e associare il Fiore alle emozioni che si stanno vivendo.
Al Bach Centre, e in tutti i corsi accreditati, gli insegnanti passano molto tempo a parlare di semplicità, il che dimostra che per molte persone la semplicità è un argomento complicato. Eppure una volta acquisita, la Semplicità spiana la vita (e la via), apre a una nuova visione di se stessi e degli altri, quindi seguire un corso della Bach Foundation non è solo apprendere il metodo dei 38 Fiori ma un’opportunità per imparare a vivere meglio, perchè quindi non coglierla?

La storia del dottor Edward Bach

edward_bach1.jpgNei miei studi sui fiori sono sempre stata affascinata dalla storia e dalla personalità di Edward Bach, uomo sapiente, persona umile di grande sensibilità e cuore.

Leggere i suoi libri ci da una visione della vita che esula dai fiori in sè, sono un concentrato di saggezza e profonda semplicità.

Diceva Bach: “Che la semplicità di questo metodo non vi induca a non farne uso, perché quanto più le vostre indagini proseguiranno, tanto più vi renderete conto della semplicità di tutto il Creato.

Consiglio le “Opere Complete” di Macro Edizioni che contengono tutti i suoi scritti, la traduzione lascia un pò a desiderare ma il succo è quello; per chi si volesse cimentare raccomando “The Original Writings of Edward Bach”.

Il dr. Edward Bach nacque il 24 Settembre 1886 in un piccolo villaggio appena fuori Birmingham (UK) chiamato Moseley. La sua famiglia, di origine gallese, era proprietaria di una fabbrica di ottone. Iiniziò a studiare medicina nel 1906 all’università di Birmingham ma più tardi si trasferì all’ University College Hospital di Londra, dove poi lavorò come chirurgo interno. completando i suoi studi nel 1912.

Quando scoppiò la prima guerra mondiale nel 1914 fu scartato dal servizio militare per motivi di salute. Tuttavia lavorò tantissimo per aiutare i feriti e i malati e continuò a lavorare durante la notte sulla sua ricerca. Esercitò la professione di medico generico nei suoi studi privati della famosa Harley Street a Londra e, in un primo tempo come batteriologo, poi come patologo dedicò il suo lavoro ai vaccini e ad un gruppo di nosodi omeopatici, tuttora conosciuti come i “sette nosodi di Bach”.

Nonostante i successi ottenuti con la medicina convenzionale, non si sentiva soddisfatto dal fatto che i medici si dovessero concentrare sulla malattia, ignorando la persona che l’aveva contratta. Trovò ispirazione nell’omeopatia, ma voleva cercare dei rimedi più puri e che facessero meno riferimento ai sintomi della malattia.

Nel 1917 si ammalò. I chirurghi che lo operarono diagnosticarano una malattia incurabile e gli diedero soltanto 3 mesi di vita. Iniziò a lavorare giorno e notte e rimase cosi assorto nel suo lavoro che i mesi passarono senza che lui peggiorasse. Trasse la conclusione che questo era dovuto al fatto che era totalmente ispirato dal lavoro che svolgeva e che aveva trovato il suo scopo nella vita; questo guarì il suo corpo. Continua a leggere “La storia del dottor Edward Bach”

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