Il mio cuore è un giardino

(Questo è il contenuto della prima pergamena manoscritta dagli Esseni prima di Cristo, rinvenuta nel crepaccio di una roccia nelle vicinanze del Mar Morto)

“Il mio cuore è un giardino. Chiamato Eden. Il mio gardino è fertile e creativo. Come l’Eden originario. Può essere una benedizione o una maledizione. Un giardino nn curato diventa una giungla e nessun giardino produce più del giardino del mio cuore e della mia anima.Se si piantano erbacce e cardi, saranno loro a crescere. Soffocheranno i fiori del mio cuore, la gioia di vivere e li rovineranno.

Il Maestro mi ha detto: “l’uomo è ciò che egli pensa nell’intimo del suo cuore”. Quello che ho piantato nel mio giardino è ciò che io sono e tutto ciò che mi capiterà nella vita è quello che pianto nel giardino del mio cuore. Se io semino semi di dolore e di disprezzo, pianto nel mio giardino la convinzione di non essere amato; pianto spine di dolore e di pregiudizio; l’autocommiserazione sarà l’esperienza della mia vita.

Sono il giardiniere. Il mio cuore è il mio giardino. O cuore, o anima.. il mio giardino è un luogo dove ho piantato parole, pensieri, convinzioni e idee. Questi semi sono stati curati a lungo e fruttano il modo in cui io vedo e vivo il mondo. Sono giardiniere e pensatore. I miei pensieri provengono dal mio giardino e le mie parole ed i miei pensieri seminano di nuovo fiori o erbacce.
Non ero coscente come il modo di vedere e vivere il mondo nascesse e crescesse nel mio proprio giardino. Non mi ero accorto che la fiducia, l’autostima, la consapevolezza di essere sano, giusto e amato, sono fiori del mio proprio giardino.  Continua a leggere “Il mio cuore è un giardino”

Se volete essere rivoluzionari, siate gentili.

Se volete essere rivoluzionari, siate gentili.
Non importa il perchè, basta iniziare con un piccolo gesto, farlo col cuore, una piccola gentilezza al giorno, poi magari due e così via. All’inizio potrà sembrare che gli altri se ne approfittino, basta continuare imperterriti e si vedrà il proprio mondo riempirsi pian piano di amicizia, pace, amore.

Coltiviamo ogni giorno questa virtù perchè siamo tutti presi a volte da rabbia, giudizio e irritazione e ogni urlo, critica, giudizio che esprimiamo a un altro in realtà lo rivolgiamo verso di noi. Piano piano vediamo crescere il tenero germoglio, le nostre relazioni si fanno più distese e impariamo ad esser più gentili con noi stessi.

La gentilezza è ampiamente sottovalutata, ed è così riposante, accogliente, amorevole; siamo capaci di grandi gentilezze con persone anziane, bambini, animali, ma quando ci troviamo tra adulti ci dimentichiamo come rapportarci l’uno con l’altro.

Gentilezza non significa però debolezza, anzi, più si è forti e più ci si può permettere di essere gentili; gentilezza significa empatia, vuol dire guardare l’altro con occhi limpidi, senza paura, essere sicuri di sè e mettere da parte giudizi e opinioni.

Gentilezza significa che la nostra pace interiore è più forte del comportamento degli altri e non ne viene scossa, come ci suggerisce il Dalai Lama.

La gentilezza è rinfrescante, come una brezza leggera che soffia via le nubi livide che ci opprimono, è muoversi in pace per il mondo, è la nostra vera natura, è casa.

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